Biografia
Massimo Pregnolato è professore di Chimica Farmaceutica nel corso di Laurea in Farmacia del Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università di Pavia. Direttore di Quantum Bio Lab. Fondatore di Quantumbionet nell’Ottobre 2006. Fondatore del Centro Italiano di Biocatalisi nel Luglio 2007. Direttore responsabile di Quantum Biosystems. Presidente di Paradigmi quantistici di Psicopatologia (QPP). Membro del Comitato Scientifico dell’istituto di Ricerca “Paolo Sotgiu” in Psichiatria e Cardiologia Quantitativaed Evoluzionistica, Università L.U.deS.di Lugano, Svizzera. Premio Giorgio Napolitano 2010. Membro del Consiglio Consultivo di: Physics Research Journal-C, Journal of Biological Research, DNA Decipher Journal, Scientific GOD Journal, Journal of Consciousness Exploration, & Research, Antropologia della Salute. 2011 – Membro di Quantum Art Group Italy, premiato da “Italia degli Innovatori” Agenzia per la divulgazione di tecnologie per l’innovazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il Prof. Pregnolato ha pubblicato oltre 100 lavori nel campo della Chimica e delle biotecnologie e ha depositato una decina di brevetti. Le sue pubblicazioni più recenti sula biologia quantistica si focalizzano sull’interesse potenziale psichiatrico delle nanoreti subcellulari come biosistemi quantistici.
www.quantumbionet.org
massimo.pregnolato@unipv.it
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Biologia Quantistica come Base per un nuovo Paradigma in Psicopatologia
Abstract
La biologia quantistica è definita come l’applicazione della fisica quantistica alle strutture biologiche. Le reazioni fotochimiche, il trasferimento di elettroni, le interazioni ioniche, la fotosintesi, il senso della vista e la rottura del DNA mediante la luce ultravioletta sono tutte reazioni fisiche quantistiche. Molti studi hanno dimostrato che il fenomeno fisico del “tunneling quantistico” ha luogo in determinate strutture biologiche, ad esempio in alcune proteine, dove il trasferimento di elettroni o protoni avviene regolarmente tra alcuni amminoacidi. La fisica quantistica si manifesta nelle strutture biologiche attraverso la sovrapposizione quantistica, l’entanglement, l’elaborazione delle informazioni e le interazioni onda-materia; tali fenomeni sono dimostrati da numerosissime prove sperimentali.
Negli ultimi vent’anni è stato dimostrato che anche il funzionamento di alcune strutture del cervello è governato da fenomeni quantistici. Tra i vari modelli proposti per il cervello e la mente, quelli “logico-quantistico” e del “campo quantistico” aprono nuovi percorsi verso una migliore comprensione della neurobiologia e della psicopatologia. La teoria della coscienza mediata dallo spin, la dinamica quantistica del cervello e la teoria Orch-OR possono dare una spiegazione ai meccanismi delle connessioni coscienza-cervello, al libero arbitrio, all’unità di coscienza, ai “qualia”, alle elaborazionei delle informazioni in modo “non-algoritmico”, alla natura delle memorie nel tempo e agli effetti dell’anestesia.
Più recentemente sono stati riportati nuovi approfondimenti sulle relazioni tra la mente quantistica e i processi aberranti sottesi alla schizofrenia, alla malattia bipolare e ad altre forme psicopatologiche. A tal proposito, se si considera l’ontologia quantistica dei “mondi alternativi” di Everett, possono emergere nuove spiegazioni e nuove opportunità psicoterapeutiche per i pazienti schizofrenici.
Possono essere date anche nuove interpretazioni alle “percezioni psicotiche” e alla “mancata sincronizzazione delle interazioni non-verbali” del pensiero primario e dei processi logico-quantistici. Allo stesso modo è possibile comprendere i meccanismi fisici e molecolari alla base di disturbi dell’umore quali depressione maggiore e disturbo bipolare considerando le interazioni tra serotonina-recettore, la fluidità della membrana biologica, i secondi messaggeri e il “sistema quantistico mediato dai microtubuli”.