Giuseppe Vitiello

Professore di Fisica Teorica, Università di Salerno, Italia


Biografia

Professore di Fisica Teorica, Università di  Salerno, Italia.

Associato all’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare).

Ph.D. in Physica, Università del Wisconsin, Milwaukee, USA, 1974. Attività di ricerca sulle particelle elementari, fisica dello stato solido, sistemi biologici e studi sul cervello.

Autore di circa 250 lavori su riviste internazionali, capitol in volume monografici, report di Conferenze e dei libri   “My Double Unveiled – The dissipative quantum model of brain“, John Benjamins Publ. Co., Amsterdam 2001. H.Umezawa and G.Vitiello, “Quantum Mechanics“,  Bibliopolis, Napoli 1986, (Traduzione in Giapponese di K.Yasue e M.Jibu, Nippon Hyoron Sha. Co.Ltd., Tokyo, Japan 2005). M.Blasone, P.Jizba, G.Vitiello, “Quantum Field Theory and its macroscopic manifestations“, Imperial College Press, London 2011. G.G.Globus, K.H.Pribram, G.Vitiello (Editors)  “Brain and Being. At the boundary between science, philosophy, language and arts” John Benjamins Publ. Co., Amsterdam 2004.

Coordinatore del Salerno Quantum Field Theory Unit dell’ European Science Foundation Networks 1995-2006.  Revisore per Physical Review Letters, Physical Review, Physics Letters, Europhysics Letters, Annals of Physics, J.Phys. A:Math.Gen., etc.. Membro of del Comitato Consultivo e del Comitato Organizzativo di conferenze interbazionali e  Workshops.

vitiello@sa.infn.it

Materia Mente e Coscienza: modellano l’informazione al significato

Abstract

Il ruolo della fisica quantistica nel modellare l’attività del cervello e della coscienza verrà discusso in questa presentazione, che si focalizza sul modello quantistico dissipativo del cervello. [1-3]. Attraverso una serie ripetuta di tentativi ed errori, il cervello costruisce al suo interno, mediante l’attività mentale, una descrizione di ciò che lo circonda, che chiameremo il suo Doppio [1-2]. La relazione che il Sè ed il suo Doppio costruiscono, rappresenta il significato del flusso di informazioni scambiato durante le loro interazioni. L’atto di coscienza risiede in questo dialogo del Sè col suo Doppio [1-4]. Il tentativo continuo di raggiungere l’equilibrio in questo dialogo indica che l’obiettivo reale perseguito dall’attività cerebrale è l’esperienza estetica, il perfetto “essere nel mondo”, cioè nella fenomenologia di Merleau-Ponty [5].

Le risposte reciproche e attive  tra il Sè e il mondo implicano responsabilità e, in tal modo, diventano morale, risposte etiche attraverso le quali il Sè e il suo Doppio diventano parte di un più ampio dialogo sociale.  Il piacere estetico inevitabilmente implica apertura, manifestazione di “segni”, comunicazione. Sorge allora un livello interpersonale, collettivo di coscienza, un ambito più ampio nel quale gli attori sono mutualmente dipendenti, semplicemente “non esistenti” senza gli altri. Ogni ostruzione o frattura che si verifica accidentalmente, oppure appositamente pianificata e finalizzata ad una specifica attività (come l’aumento della produttività di un’azienda, la necessità di controllare un determinate gruppo di persone, lo stimolo di false necessità, come nella pubblicità, ecc.) produce uno sbilancio di flussi tra il Sè ed il suo Doppio, che si manifesta sotto forma di stress, patologie personali e sociali, negazione della dimensione estetica.